This last part of my summer holidays, in Trentino, with some friends, has revealed itself to be an occasion to experience the technique of what is called 'informal portrait'. Let's say it's the one I prefer and enjoy the most, although I'm far from being an expert and have had little occasions to experiment. I had time to try, attempting to capture the (rare) affection moments between brothers and the play ones, and I am quite satisfied of what came out of it. The use of black and white wasn't casual, I followed an important italian photographer's counsel, Gardin: "Colour distracts the photographer and those who watch".
Queste ultime vacanze estive, in Trentino, insieme a degli amici, si sono rivelate un'occasione per sperimentare la tecnica di quello che viene definito 'ritratto informale'. Diciamo che è il campo della fotografia che mi entusiasma di più, nonostante io non sia affatto un'esperta in materia e abbia avuto poche occasioni per provare a fare questo tipo di foto. Ho fatto un po' di prove, cercando di immortalare sia i (rari) momenti di affetto tra fratelli, che quelli di gioco e divertimento, e posso dire di essere abbastanza soddisfatta del risultato. La scelta del bianco e nero non è stata casuale, ho seguito il consiglio di Gardin, importante fotografo italiano: "Il colore distrae il fotografo e chi guarda". |